Saranno pure dei "maschi veri", ma Ilary Blasi ci mette trenta secondi a rubare loro tutta la scena. In Maschi veri, la nuova serie tv di Netflix ispirata a Machos Alfa e disponibile dal 21 maggio, la signora Totti arriva da guest star e ne esce "spirito guida": le protagoniste la invocano e lei appare, per dispensare consigli femministi. Ma procediamo con ordine e capiamo bene come, quando e perché si svolge questo cameo destinato a diventare cult - da qui in poi, occhio agli spoiler.

La trama di Maschi veri

Come sa chi ha già visto la serie tv spagnola, Maschi veri ruota attorno a quattro uomini che si trascinano idee, stereotipi e comportamenti patriarcali. Lo fanno loro malgrado: ciascuno in realtà ama le rispettive compagne ma hanno talmente introiettato la visione machista che ora non riescono a calibrare il tiro. Sbagliano, si perdono, non capiscono. "Prima ci chiedevano di non essere femminei, ora di non essere mascolini", lamenta il quartetto di protagonisti. Da qui, le rispettivi crisi, coniugali o lavorative: Massimo (Matteo Martari) si trova disoccupato perché il tetto di cristallo si è rotto e il suo posto è andato a una donna; Luigi (Pietro Sermonti) deve fare i conti con la compagna che vorrebbe più attenzioni; Riccardo (Francesco Montanari) è un traditore seriale che rivaluta la monogamia nel momento in cui la compagna vuole aprire la coppia mentre Mattia (Maurizio Lastrico) cerca di ricominciare a uscire con le donne, sbagliando tutti gli approcci. L'impianto generale della storia ricalca nelle linee generali quella spagnola: le battute cult sono le medesime (una su tutti: "le coppie aperte sono come il comunismo: in teoria piace a tutti, nella pratica è un disastro") così come le svolte principali ma tono, sfumature e particolari sono diversi.

Si è cercato di localizzare il prodotto, rendendolo più appetibile per la platea nostrana, andando anche a chiarire quei passaggi che Machos Alfa non si attardava a spiegare. Per esempio, ogni episodio ha un cappello introduttivo tematico che mancava all'omologo spagnolo, il locale per scambisti è stato sostituito da una più moderna app per coppie aperte e a Riccardo è stato risparmiato di vedere sua madre nuda, con il piercieng al seno. In generale tutto il tasso di eros è qui molto meno alto. "Gli spagnoli hanno una comicità meravigliosa ma un po' hard: noi italiani abbiamo bisogno di più sentimento", spiega la sceneggiatrice Giulia Calenda, che ha firmato la sceneggiatura insieme a Ugo Ripamonti e Furio Andreotti. Tra i cortocircuiti più riusciti, anche l'idea di fare interpretare a Maurizio Lastrico, volto noto di Zelig, un uomo che non sopporta i comici: "sono dei falliti che monetizzano sulle loro miserie, mi sento a disagio quando li ascolto". Azzeccata anche l'idea di non associare la debole vita sessuale di Tiziana (Thony) all'aspetto poco avvenente del personaggio: "Io e gli autori ci siamo subito ribellati al taglio sposato dagli spagnoli: ci sono delle bellezze atomiche che faticano ad avere una vita dinamica con i mariti. L'avvenenza non può e non deve essere la ragione", spiega l'interprete Thony.

Ilary Blasi in Maschi veri

E qui arriviamo al capitolo camei. Call my agent Italia insegna infatti che non c'è modo migliore - e moda del momento... - di una bella ospitata vip per rendere il prodotto nazionalpopolare. E chi, meglio di Ilary Blasi, con cui Netflix ha già realizzato Unica e Ilary, potrebbe dire la sua su femminismo e crisi di coppia? Il suo legame, travagliato, viene spesso invocato dalla compagna di Massimo, Daniela (Laura Adriani), che passa da fare la mantenuta a mantenere il compagno. Si improvvisa content creator, riscuote un certo successo ma, a quanto pare, l'inversione dei ruoli va stretta al partner. La sua fama oscura quella del suo uomo. La faccenda si complica quando Massimo decide di tenere un corso per maschi in cerca di riscatto. Le sue lezioni grondano di machismo tossico e i follower criticano anche Daniela: la sua colpa? Stare con un uomo così. Tutto quello che il compagno fa o dice si rovescia a cascata su di lei che non c'entra nulla: Massimo guadagna followers, lei li perde. Ed è qui che arriva in aiuto Blasi-spirito-guida.

La signora Totti raggiunge, a margine di un party, Daniela e la incoraggia a tirare dritto: "Fregatene di quello che dice la gente". Sconsolata, lei le fa notare il paradosso: "Lui dice un sacco di cavolate ma la gente se la prende con me...". E Blasi: "Gli uomini possono dire quello che vogliono, le donne no, anche se sei un personaggio pubblico". La stoccata all'ex Francesco Totti arriva netta e chiara: della serie, colpito e affondato. Per sdebitarsi, Daniela chiede a Ilary se può offrirle un caffè e lei, con l'ironia che la contraddistingue, ride: "No, un caffè no... come se avessi accettato". Il cameo risulta tanto riuscito quanto inaspettato. "Nel nostro immaginario collettivo Ilary e Totti erano la coppia perfetta", spiega lo sceneggiatore Ripamonti, "sono la metafora di un rapporto riuscito che poi può naufragare per altre vie".

Tra gli altri camei vip, anche un'intervista di Selvaggia Lucarelli a Massimo che in una sequenza da game - set - match stende Massimo e tutte le sue certezze. Anche questa scena è riuscitissima ma a restare nel cuore è sopratutto Ilary...