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Il sogno di trovare l’amore vero, di vincere un Oscar, di ricevere i complimenti pubblici da un Papa e vederne con un altro un film in una "proiezione privata". La linea della vita di Roberto Benigni è gremita di sogni esauditi e successi che finiscono di default nella lista dei grandi achievement. Traguardi che l'hanno sempre spinto ad alzare l'asticella e a esplorare nuovi territori: nasce così Il Sogno, il nuovo spettacolo dell’attore e regista toscano che arriva stasera in prima tv su Rai 1.
Lo aveva presentato al Festival di Sanremo 2025, salendo sul palco nella serata di giovedì 14 febbraio dedicata alla cover, e oggi il momento è arrivato. Dopo le battute su Elon Musk, Trump e Giorgia Meloni, unico intervento politico della kermesse, e le lodi al Presidente della Repubblica ("Siamo orgogliosi di essere rappresentati da Sergio Mattarella nel mondo per la sua dignità e la sua umanità"), Benigni dall'Ariston ha annunciato il suo ritorno in tv a dieci anni di distanza dal successo di I dieci comandamenti tra la standing ovation del pubblico e la gratitudine di Carlo Conti.
«Si chiama Il Sogno», aveva spiegato Benigni, dal 2005 Cavaliere di Gran Croce dell’Ordine al merito della Repubblica italiana, «ci metterò tutta la mia gioia e il mio sentimento. Si parlerà di noi, di quello che accade intorno a noi, dell'Italia, dell'Europa, del Mondo, della nostra vita. Si parlerà delle nostre aspirazioni e soprattutto dei nostri sogni. E siccome i grandi sognatori non sognano mai da soli, sogneremo tutti insieme».
«Stupore, sorpresa, verità, bellezza: ci metterò tutta la mia gioia e il mio sentimento», le parole chiave dello spettacolo, che sarà trasmesso dalle 21.30 in eurovisione su Rai 1 e in contemporanea su Rai Radio 2 e in streaming su RaiPlay (anche sottotitolato e audio descritto) e che per favorire una maggiore inclusività sarà integralmente tradotto in LIS e sottotitolato su un canale dedicato di RaiPlay. Dalle 21, Rai Radio2, invece, aprirà la diretta con Aspettando il Sogno, una puntata speciale di Back to Back condotta da Giorgia Cardinaletti e Gino Castaldo che ripercorrerà le tappe fondamentali della carriera dell'attore e regista premio Oscar.
I testi dello show sono scritti da Roberto Benigni in tandem con lo scrittore Michele Ballerin (il suo più recente lavoro è il saggio Gli Stati Uniti d’Europa spiegati a tutti) con l'aiuto dell’autore televisivo Stefano Andreoli, creatore del blog umoristico spinoza.it e autore nei programmi di Maurizio Crozza e Geppi Cucciari. Le musiche sono affidate a Nicola Piovani, pianista, compositore e direttore d'orchestra italiano che con la colonna sonora de La vita è bella ha vinto il premio Oscar nel 1999.
Ma di cosa parlerà Il Sogno?
In realtà era stato lo stesso Benigni a parlarne nel 2018 all'Ansa durante un convegno internazionale di studi dedicato alle letture dell'Infermo portate in tutto il mondo dall'attore toscano nel piccolo borgo marchigiano di Apiro. «L'amore è un discorso politico molto forte, è rivoluzionario: tutto quello di cui si discute oggi ha a che fare con l'amore che ritengo sia l'unico sogno che ci è rimasto. Il sogno dell'Europa unita è l'unico sogno che si può dare ad un bambino che nasce ora, non lo si può far morire. Nel mio nuovo progetto vorrei parlare di tutto questo».
E poi, «la matrice profonda degli italiani è quella che viene dall'Umanesimo, da Dante, dal Rinascimento, dal Risorgimento, da valori profondi che non abbiamo mai tradito. Sono convinto che l'Italia è davvero il paese della risurrezione, quando c'è la sensazione che stiamo cadendo, ecco che risaliamo. Siamo risorti da momenti difficili, adesso non è un momento di morte, per cui c'è bisogno di risorgere».
La carriera di Roberto Benigni
Il Sogno è un progetto nato nel 2018 e messo in stand by, oggi pronto a vedere la luce e ad aggiungersi ai successi di una carriera iniziata quasi 50 anni fa, culminata con la consacrazione di Hollywood con i tre Oscar a La vita è bella, premiato con la statuetta per Miglior film straniero, al Migliore attore maschile (unico italiano ad aver vinto in questa categoria), e alla Miglior colonna sonora, assegnato appunto a Piovani.
Tante le collaborazioni di spicco che hanno fatto la storia del cinema, la tv e il teatro italiano dal suo esordio nel 1978,: Bernardo Bertolucci, Renzo Arbore, Jim Jarmusch, Massimo Troisi con cui ha diretto il film cult Non ci resta che piangere (1984), Walter Matthau suo partner ne Il piccolo diavolo (1988) insieme alla compagna, moglie e musa Nicoletta Braschi, Federico Fellini per cui nel 1990 ha recitato insieme a Paolo Villaggio ne La voce della luna considerato il suo film-testamento e Woody Allen che lo ha voluto nel suo To Rome with Love nel 2012.
Preziose le sue riletture tra profondità e comicità de La Divina Commedia di Dante Alighieri con il programma L’Ultimo del Paradiso (Rai 1, 2002), Il Quinto dell’Inferno (Rai 1, 2007), Tutto Dante (Rai 1, 2007-2008), successivamente i Principi fondamentali della Costituzione della Repubblica Italiana con il programma La più bella del mondo (Rai 1, 2012) e poi I dieci comandamenti (Rai 1, 2014).
Tra i progetti più recenti di Benigni, l'introduzione nel 2022 di Papa Francesco e il racconto dei Vangeli trasmesso su Rai 1 in prima serata nella domenica di Pasqua e poi Francesco - Il Cantico, uno speciale dedicato al santo di Assisi in streaming sulla piattaforma di Paramount+. Il 26 maggio 2024 ha concluso con un monologo la prima Giornata Mondiale dei Bambini alla presenza di Papa Francesco in Piazza San Pietro a Roma, uno dei suoi (tanti) sogni che si è avverato.