Chi l'avrebbe mai detto? Proprio nelle serie tv, ossia nel regno incontrastato dei belli & impossibili (non c'è un protagonista brutto manco a pagare...), il mito del sex symbol inizia a perdere colpi. Fateci caso. Sempre più spesso a folgorarci non sono più, o solo, i divi alla Can Yaman, che li guardi e hai un mancamento ormonale. Adesso ad affascinarci sono gli "uomini boy scout": quelli delle seconde o terze file attoriali, belli ma non bellissimi, in alcuni casi pure attempati, ma che dalla loro hanno un carisma e una simpatia da vendere. Non ci credete? Volete le prove? Eccole.

La prima arriva, fresca fresca, su Sky Cinema: dal 21 settembre è tornata la serie tv Petra, con nuovi quattro episodi. Protagonista, Paola Cortellesi nei panni di una spigolosa poliziotta che, dopo due matrimoni falliti alle spalle, abbraccia con gioia la via della singlitudine. La nostra si chiude quindi all'amore ma non al sesso: in ogni puntata si porta a letto un uomo più fascinoso dell'altro. Ebbene, che succede? Succede che i fan della serie tv sognano una ship non tra lei e l'aitante figliuolo di turno, bensì con il suo partner Antonio Monte. Esatto: Monte. La faccenda è talmente sfuggita di mano che il suo interprete Andrea Pennacchi è stato definito a furor di popolo sex symbol. "Quando l'ho saputo, mi sono messa a ridere", ha ammesso divertita la stessa Cortellesi durante la presentazione della seconda stagione, mentre Pennacchi, seduto accanto a lei, arrossiva vistosamente. Il nostro non ha effettivamente il physique du role della bomba sexy. Eppure piace. Più degli aitanti corteggiatori di Petra. A conquistare è il legame che si è creato tra lui e la protagonista: un rapporto schietto e genuino, pieno di affetto. Si chiama amicizia ma ai fan non basta: vogliono il bacio, il grande amore. E chiessenefrega se Monte è... Monte.

Un altro vero e proprio fenomeno è Pierpaolo Spollon. Il giovane attore ha fatto un miliardo di cose (Che Dio ci aiuti, L'allieva, La porta rossa, Blanca...), però è esploso mediaticamente con il medical drama di Rai Uno Doc. Qui Spollon interpreta lo specializzando senza gamba, Riccardo Bonvegna. Ora. Spollon è bravo e carino, per carità: nulla da dire. Ma non sarebbe scontato per nessuno emergere se, con te, sul set ci sono dei Mostri Sacri dell'Ormone come Luca Argentero, Gianmarco Saurino e Marco Rossetti. Invece, alla fine, è stato proprio Spollon la vera rivelazione di Doc: basti pensare che sui social il giovedì, serata di messa in onda della serie, è stato ribattezzato spollondì. Seguitissimo su Instagram e Twitter (che sa peraltro usare molto bene), l'attore vanta una propria, attivissima, gang bang: le sue fan preferiscono farsi chiamare così, più che spolloncine o "le bimbe di Paolo". Tra l'altro al momento la suddetta gang è impegnatissima a stalkerare Amadeus, per convincerlo a chiamare Spollon al Festival di Sanremo 2023. E non è detto che non la spuntino...

Altro caso analogo: Maurizio Lastrico. Star di Zelig, il comico ha intrapreso anche la via della fiction e, nella fattispecie, è entrato in pianta stabile nel cast di Don Matteo. Ed è qui che è successo "il fatto": avete presente l'ultima stagione, quella chiacchieratissima perché Terence Hill mollava la tonaca e al suo posto arrivava Raoul Bova? Ebbene, a un certo punto del bel Bova non fregava più niente a nessuno perché a tenere banco sui social era solo la ship tra i personaggi interpretati da Mariachiara Giannetta e Maurizio Lastrico. Capite? In quale universo Bova passa in secondo piano rispetto a un collega (perdonaci, Mauri...)? E' un caso praticamente senza precedenti. La ship tra l'altro ha tenuto banco pure a Sanremo: Giannetta era coconduttrice e Lastrico ha fatto un'ospitata, durante la quale "litigava" con lei a colpi di strofe rubate da canzone famose. Piccola anticipazione: Lastrico è ora nel cast della serie tv più attesa del momento, ossia la versione italiana di Call my agent.

Chiudiamo infine con Giuseppe Battiston in Volevo fare la rockstar. Qui, signori miei, si sfiora il mistero della fede. Come saprete la protagonista di Volevo fare la rockstar è Olivia: un ragazza nel fiore degli anni, bella e appariscente, interpretata da Valentina Bellè. Ebbene, la nostra si innamora di un uomo molto più avanti lei nell'età, trasandato e non esattamente fascinoso o carismatico. Per l'appunto Giuseppe Battiston che tra l'altro, puntata dopo puntata, si trova conteso da più donne. Lo stereotipo amoroso viene quindi completamente ribaltato, in un'inversione che si distingue per originalità.

L'immaginario maschile sta insomma cambiando: vuoi vedere che i sex symbol hanno i giorni contati?