Nella lista dei film d’amore più amati in assoluto non può mancare Notting Hill. Roger Michell ha firmato questo film, ottenendo un successo planetario di pubblico e critica, non solo grazie alla sua trama e ai suoi personaggi, ma soprattutto grazie all’incredibile intesa che si è creata sullo schermo tra i due protagonisti, Julia Roberts e Hugh Grant.



Di cosa parla Notting Hill?

Gli anni passano e Notting Hill è ancora oggi un film iconico, da guardare e riguardare per sorridere nei momenti tristi o per una giornata spensierata insieme al proprio partner o alle proprie amiche. Nel film di Michell, Hugh Grant è William, proprietario di una piccola libreria londinese situata nel quartiere che dà il nome al film. Qui arriverà per caso Anna (interpretata da Julia Roberts), un’attrice di successo alla ricerca di un riparo da fan e paparazzi. L’incontro tra William e Anna sarà casuale ma altrettanto improvvisamente scatterà l’amore, non senza intoppi o difficoltà: come può un umile libraio avere una relazione con un personaggio così popolare?

Notting Hill

Notting Hill
Credit: Courtesy Photo

Perché amiamo così tanto le rom-com?

Eppure. Eppure se c’è una cosa che amiamo molto delle commedie romantiche è proprio quel lato sognatore e con la testa tra le nuvole che riesce a stimolare nello spettatore, quel momento esatto in cui chiudi gli occhi e cominci a sognare cose che nella vita raramente accadrebbero con la stessa facilità. Un film come Notting Hill permette allo spettatore di sognare ad occhi aperti un amore impossibile, immedesimandosi perfettamente nel ruolo di William e trovando affinità perfino con il ruolo di Anna - soprattutto nel finale.

C’è un momento esatto, nel film, che esprime perfettamente questa sensazione, che pone l’accento sulle difficoltà della coppia nel portare avanti la loro relazione: a parlarne è proprio Hugh Grant in un’intervista a Vanity Fair.

julia roberts e hugh grant
Penske Media//Getty Images

"Perché non sei riuscito a proteggerla?"

Durante quell’incontro, Hugh Grant ha commentato insieme all'intervistatrice il film del 1999 che ha interpretato insieme a Julia Roberts: "Le mie amiche allora, e anche mia moglie in seguito, mi hanno sempre chiesto come mai il mio personaggio non sia riuscito a proteggere Anna dall’orda di paparazzi fuori casa sua. In effetti, a pensarci bene, il personaggio di William, è molto egoista in quel momento e non si rende conto che invece dovrebbe proteggere Anna, considerando l’amore che dice di provare".

Inutile sottolineare che la colpa non può essere di Hugh Grant e che il personaggio di William è stato scritto così proprio per volontà del regista: a posteriori, però, quel gesto è sembrato effettivamente piuttosto egoista e poco protettivo nei confronti di Anna. Soprattutto, il comportamento scriteriato di William non ha nulla a che vedere con l’ammirazione e la profonda amicizia che Hugh Grant proverebbe per la sua collega Julia Roberts: "Quando passi del tempo con Julia Roberts pensi di avere di fronte un grande talento e che non sarai mai alla sua altezza. Io mi sentivo così: è molto brava ad emozionarsi sul set e quando la guardi sembra che la sua pelle sia molto sottile, come se riuscissi a vedere la sua anima".

Tradotto da Cosmopolitan España

Articolo scritto da collaboratori esterni, per info e collaborazioni rivolgersi alla redazione