Quello che si è appena aperto per William e Kate è l'anno della svolta con l'assunzione di sempre maggiori impegni ufficiali. Dopo avere concluso con successo le cure chemioterapiche della principessa, i Wales sono pronti a farsi carico delle responsabilità della Corona anche in rappresentanza di re Carlo, debilitato e rallentato dal tumore che l'ha costretto a rivedere e snellire la propria agenda. Tra i primissimi impegni che vedranno coinvolta la coppia ci sarà un viaggio eccezionale negli States in occasione della cerimonia di insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca il prossimo 20 gennaio. William e Kate infatti hanno ricevuto un invito ufficiale dal presidente in pectore, a cui parteciperanno in nome del re.
Occasione dell'invito è stato l'incontro a Parigi tra l'erede al trono e il tycoon lo scorso 7 dicembre in occasione della riapertura della Cattedrale Notre Dame, dopo il terribile incendio che ne aveva devastato l'edificio. Tra i numerosi capi di Stato, presidenti ed ex premier presenti, c'era anche Donald Trump che tra una stretta di mano, una pacca sulla spalla e qualche battuta ha mostrato subito la propria simpatia per l'erede al trono britannico, in rappresentanza del padre, che il miliardario ha pensato bene di invitare a Washington a gennaio. "Sta facendo un lavoro fantastico", aveva detto Trump del principe William, definendo il secondo in linea di successione al trono britannico un "brav'uomo". "Ho chiesto di sua moglie e mi ha detto che sta bene", aveva dichiarato il presidente eletto al New York Post. "E gli ho chiesto di suo padre, e mi ha detto che sta lottando duramente. Ama suo padre e ama sua moglie, quindi è stato un momento triste".
All'epoca non mancarono nemmeno considerazioni legate all'aspetto fisico di William da parte di Trump: "È un bel ragazzo. Ieri sera era davvero bello. Alcuni individui guadagnano visti di persona? Lui era fantastico. Davvero molto in forma, e gliel'ho detto". Insomma tanti apprezzamenti da parte del tycoon, che attraverso il figlio Eric aveva fatto sapere mesi prima di nutrire grande stima per la royal family e, in particolare, per il principe di Galles, che "rappresenta una roccia per la prossima generazione della famiglia". Dal canto suo il figlio di Carlo, fedele all'antica consuetudine della Corona di non esprimere pubblicamente le proprie posizioni politiche per non prevaricare o influenzare le decisioni del Parlamento, non ha mai espresso apertamente la propria opinione su Trump. La sua vicinanza a temi quali la tutela del clima lo dovrebbero allontanare dalle posizioni negazioniste del presidente Usa, ma può darsi che questo invito a Capitol Hill contribuisca a scogliere le riserve del principe verso un personaggio controverso e divisivo come Trump.
