Il 5 luglio 2006 la vita di Carla Bruni è cambiata per sempre. In una clinica parigina si spegneva il fratello Virginio poche settimane prima del suo 46esimo compleanno perdendo la sua battaglia contro l’AIDS. Il 20 settembre l’ex premiere dame ha ricordato su Instagram il fratello in quello che sarebbe stato il suo 63esimo compleanno. "Avresti compiuto 63 anni oggi... mi manchi ogni giorno", le parole commosse di Madame Sarkozy per il suo "cher frère".
Un commovente omaggio al fratello Virginio Bruno Tedeschi che è una costante nel feed di Carla. Per ricordare il suo Virgi, la 55enne ha postato due foto in bianco e nero prese in prestito dall'album di famiglia: la prima è un bellissimo primo piano del fratello e la seconda uno scatto in cui sono insieme, giovani e bellissimi, lui in costume e lei con pantaloni neri in topless.
Classe 1960, figlio di Marisa e Alberto Bruni Tedeschi, ricco industriale e collezionista d'arte (il padre biologico di Carlà è l'imprenditore italo-brasiliano Maurizio Remmert e lei lo ha scoperto solo nel 1996 ndr), come il padre, Virginio ha passato la sua vita circondandosi di cultura e arte. Dal 1985 al 2005 ha viaggiato per il mondo con al collo la sua macchina fotografica, immortalando Patagonia, India, Isola di Pasqua e Polinesia.
"Per qualche motivo che ancora oggi mi sfugge, di tutta la famiglia disse solo a me della malattia contratta negli anni 90. Così abbiamo trascorso tanti lunghi anni in cui ero l'unica a sapere che era malato", ha raccontato Carla a France Culture, "ho sofferto per la malattia di mio fratello, ho sofferto per la malattia di tutti i miei amici che ho visto morire uno dopo l'altro".
La famiglia in tutti questi anni ha voluto mantenere vivo il suo ricordo. A lui sono dedicati la Fondazione Virginio Bruni Tedeschi e il Trophée Virginio, una regata di catamarani aperta a tutti. La sorella maggiore Valeria Bruni Tedeschi lo ha riportato in vita, creando per lui un ricordo immortale nel film Un Castello in Italia (interpretato da Filippo Timi). Carla, invece, ha voluto celebrarlo con la musica. Nel 2008, due anni dopo la morte del fratello, la chanteuse gli ha dedicato un pezzo scritto "per lui e per tutti i marinai" che per sua stessa ammissione spesso non riesce a cantare per la forte commozione. Perché il dolore non passa e come ha ammesso "nella mia vita 'è un prima e un dopo la sua morte".
"Era una persona molto riservata. È difficile parlare di lui […] Ho fatto una canzone su di lui intitolata "Salut Marin", facendo attenzione a non disturbarlo", ha spiegato la top sempre a France Culture.