Alimento super gettonato nelle diete vegane, vegetariane e/o iperproteiche e tipico della cucina cinese e giapponese, il tofu è uno di quei cibi che, o lo si ama o lo si odia, ma che a prescindere da questo è bene conoscere rispondendo a una delle domande che maggiormente ci si pone a riguardo: il tofu fa bene o fa male? Ed ecco che, come per ogni altro alimento che si consuma in modo più o meno frequente nella propria quotidianità, anche quando si tratta di tofu la risposta corretta alla nostra domanda non può che essere una sola: dipende. Per prima cosa, però, è bene capire esattamente quello di cui stiamo parlando, ovvero del “formaggio” vegan più consumato nella cucina vegana, nella quale non vengono consumati alimenti di origine o derivazione animale.

tofu fa bene o malepinterest
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Cos’è il tofu

Il tofu, infatti, nonostante possa assomigliare almeno esteticamente a un normalissimo formaggio, è un prodotto a base di latte di soia condensato, che si ricava dalla fermentazione della soia stessa, attraverso un processo di cagliatura del liquido bianco che si forma quando questa viene stufata.

Un alimento ricchissimo di proteine, motivo per il quale viene spesso utilizzato nelle diete iperproteiche o come sostituto della carne, ma che non aumenta i livelli di colesterolo cattivo nel sangue. Allo stesso tempo, però, il tofu è anche molto ricco di sali minerali come ferro, fosforo, magnesio e calcio, ottimo per le ossa ma non così buono se si eccede con le dosi e se non si consuma un’adeguata quantità di acqua nel corso della giornata.

Un alimento che, quindi, è possibile consumare all’interno delle propria dieta, per esempio optando per questo prodotto per un massimo di due o tre volte alla settimana se si segue un’alimentazione priva di prodotti di origine animale, ma che non deve essere preso come alimento di base giornaliero. E i motivi sono diversi.

marinated tofu with sesame seeds, green onions and brown rice, top view asian food conceptpinterest
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Il tofu fa bene o fa male?

Per tornare alla nostra domanda inziale, infatti, il tofu fa bene o fa male a seconda della quantità che si consuma e dello stato di salute di chi ne fa uso.

Se da un lato, infatti, il tofu è ricco di isoflavoni, sostanze che contribuiscono a bilanciare gli estrogeni e prevenire le malattie del sistema cardiovascolare (oltre che alleviare eventuali disturbi tipici della menopausa nelle donne), a lungo andare, un’alimentazione basata sul consumo eccessivo di tofu, può portare a soffrire di alcuni disturbi. Uno fra tutti possono sorgere delle carenze vitaminiche, così come è possibile che si formino problemi a livello allergico o intolleranze alla soia, fino a favorire lo sviluppo di disfunzioni tiroidee e interagire in modo dannoso con i farmaci appositi per la patologia.

Chi soffre di problemi alla tiroide, quindi, non dovrebbe fare uso di questo alimento, così come non è particolarmente indicato per chi ha avuto (o ha attualmente) tumori al seno, un accorgimento utile a non alterare l’equilibrio ormonale, ed è solitamente sconsigliato anche per l’alimentazione dei bambini al di sotto dell’età riproduttiva, poiché potrebbe influenzarne lo sviluppo corretto.

Per questo, è sempre bene farsi consigliare da un medico specializzato o da un nutrizionista prima di decidere se introdurre o meno il tofu nella propria alimentazione. Ricordandosi sempre che tutto può fare bene o fare male a seconda delle quantità consumate, della propria situazione di salute di partenza e dell’atteggiamento mentale con cui ci si alimenta. Un mood che dovrebbe sempre puntare alla salute del corpo ma anche alla soddisfazione e al nostro benessere interiore.

Come dire, previe le dovute verifiche, se volete mangiare il tofu fatelo con gusto e inventando mille ricette diverse che vi sappiano conquistare ogni senso.

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