10 collezioni di Gianni Versace che l’hanno reso il mito che conosciamo
Tra drappeggi e bondage, classicità e materiali innovativi, glamour e super top. Il nostro omaggio ad una leggenda che oggi avrebbe compiuto settantotto anni

“Spregiudicata”, è l’aggettivo che più spesso autori e cronisti utilizzarono per tratteggiare la sua estetica; seducente e barocca, sartoriale e rock, frutto di una vorace creatività avida di tutto. Dall’arte alla pop culture, dalla Magna Grecia alla musica, in un mélange di suggestioni che cambiarono il corso dello stile. “Quando le persone guarderanno Versace dovranno sentirsi atterrite, pietrificate, esattamente come quando si guarda negli occhi la Medusa”. Così era e così è ancora oggi quando Gianni, se due colpi di pistola non ce l’avessero portato via prematuramente, avrebbe compiuto settantotto anni. Ma la sua moda resta e la profezia del mitologico autore si è avverata, poiché guardare in pedana le sue valchirie glam, edoniste sovversive che provocarono mettendo in un angolo il bon ton, fa ancora battere il cuore.
Di come Gianni Versace ha cambiato la moda
Anticonformista, rivoluzionario, provocatore – “Penso che sia compito dello stilista cercare di infrangere regole e barriere” disse una volta –, Gianni Versace padroneggiò come pochi l’arte della moda. Il drappeggio che sbattezzò perfino Diana Vreeland, retaggio materno affinato osservando i capolavori di Vionnet e Grès, la classicità come terreno fertile per sperimentare sul contemporaneo poiché “il passato non deve ispirare il revival: lo uso per guardare sempre il nuovo”, l’ostinazione in accostamenti (im)possibili che gli fecero appaiare con fare dissacrante plastica, vinile o neoprene a seta e Swarovski. “Quando mi disse che voleva drappeggiare il metallo pensai che fosse impazzito”, raccontò una volta Donatella a proposito di quella maglia metallica che fu (e ancora è) tra i feticci di uno stilista che avvolse il corpo delle donne di argento e oro liquidi. E poi ancora il fascino per il punk trasfigurato in dress code per una dominatrice couture, quello per il glamour hollywoodiano che produsse il guardaroba di lady civettuole d’altri tempi, o uno sfacciato sex appeal a sovvertire con audacia archetipi della moda come salopette e tubini neri. E la consacrazione delle super top; divinità prestate alle passerelle dalle pagine glossy delle riviste su suggerimento di Richard Avedon e della sorella Donatella, poi divenute un fenomeno globale della cultura pop ancora oggi osservato con nostalgia. Un omaggio ad una leggenda della moda attraverso le 10 collezione iconiche di Gianni Versace che l’hanno reso il mito che tutti conosciamo. Semplicemente, eterno.
10 collezioni di Gianni Versace che l’hanno reso un mito

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