La terza stagione della serie tv The Bear ha riacceso gli animi intorno al mondo della cucina e ispirato la rimonta dello chefcore – quell’estetica che vuole gli chef calati in outfit sempre più casual, abbandonando la tradizionale uniforme da cucina per sfumare sempre più i confini tra streetstyle e divisa da lavoro. E se questo si traduce in magliette bianche, pantaloni larghi e Birkenstock per gli uomini, le chef e cuoche casalinghe infondono le loro tavole imbandite di ciotole e condimenti di abiti firmati e richiami Bon Ton ispirati all’etiquette, trasformando la cucina in una passerella dove esibire, oltre alle proprie abilità culinarie, un senso estetico e un'eleganza distintiva.
Con la dilagante passione per la cucina gourmet alimentata dagli show televisivi (come Masterchef e Bake Off Italia) e l’insorgere dei food influencer con i loro set in 16:9 curatissimi nei minimi dettagli – look e makeup compresi – il mondo delle ricette ha lasciato la dimensione intima e raccolta per affermarsi ufficialmente come forma di intrattenimento, proiettando anche i suoi protagonisti nell’etere della fama e rendendoli, a tutti gli effetti, dei veri e propri personaggi. E cosa è in grado di rendere un personaggio riconoscibile più del suo look?
Le pioniere: Julia Child e Martha Stewart
La storia della cucina femminile inizia con figure come Julia Child che, con la sua figura rassicurante e il suo modo di cucinare alla portata di tutti, è diventata una delle prime celebrity chef. In un'epoca in cui le donne non potevano nemmeno aprire un conto in banca a loro nome, Julia Child ha portato la sua passione per la cucina nelle case di milioni di americani, diventando un simbolo di emancipazione femminile. Il suo stile, caratterizzato da camicie con maniche arrotolate e il classico grembiule, strizzava l’occhio all'icona di Rosie the Riveter, invitando le donne a prendere in mano il proprio destino in un mondo dominato dagli uomini.
Martha Stewart, invece, ha incarnato l'evoluzione dello stile in cucina, passando da un look semplice e pulito negli anni '90 a un glamour sofisticato, abbracciando completamente il crossover tra cucina e moda. Negli anni, Martha Stewart è passata da semplici abiti sartoriali a sfoggiare abiti da sera e pellicce a eventi mondani, dimostrando che la cucina non è solo un luogo di lavoro, ma anche uno spazio per esprimere il proprio stile personale.
L’evoluzione moderna: tra chef del piccolo schermo e food influencer
Tra la televisione e il successivo avvento dei social media, il legame tra moda e cucina si è ulteriormente rafforzato.
Menzione d’onore a Benedetta Parodi, vero e proprio punto di riferimento per le famiglie italiane grazie ai suoi programmi televisivi e suoi libri di ricette pratiche e gustose. Il suo stile casual chic mixa completi sartoriali e scarpe da ginnastica Sketches con maxi suola conferendole subito un’immagine grintosa, moderna e affidabile, che a volte si arricchisce di abiti molto eleganti.
Anche la food blogger Chiara Maci, con il suo account Instagram @chiarainpentola, è diventata famosa non solo per le ricette, ma anche per il suo stile. Ogni suo post è curato nei minimi dettagli, non solo dal punto di vista culinario, ma anche estetico, facendo di lei una delle figure più seguite e ammirate nel panorama food italiano. La Maci non solo condivide ricette, ma anche spunti di moda e lifestyle, dimostrando che il cibo può essere raccontato con eleganza e raffinatezza.
Tra gli account più raffinati in assoluto c’è poi quello di Carlotta Perego, il volto di @cucinabotanica, che ha costruito tutto il suo personal branding intorno a ricette vegane affiancate da un’immagine pulita, semplice e bucolica, che si rispecchia nelle sue composizioni culinarie meticolose, nella palette cromatica tenue e nelle narrazioni asmr ma anche nel suo aspetto: dalla rossa chioma sana e fluente al viso rigorosamente struccato, passando per look sofisticati che prediligono tonalità nude e silhouette modeste e rilassate. Tutto esprime un’eleganza implicita e genuina che nasce da un approccio naturale – al cibo come alla moda.
Più sognante invece il look di Diletta Secco, giovane food influencer che si è fatta strada con le sue croccantelle e un mix ben calibrato di originalità, ironia e romanticismo. Dai video che la ritraggono dietro i fornelli a quelli più ispirazionali tra le verdi colline toscane, le sue scelte in fatto di moda prevedono spesso abiti vagamente cottagecore, tra ruches, scolli, tagli fluidi e fantasie floreali.
Parallelamente, si sta affermando un movimento di ritorno alla tradizione. Immaginatevi una moderna Betty Draper dietro i fornelli e avrete la ricetta a portata di mano: abiti Anni 50, acconciatura vintage e quell’attitude di chi ama prendersi cura della casa in tutti i suoi aspetti. Lasciando per un attimo da parte le critiche che vedono questa tendenza come una minaccia ai passi avanti fatti dall’emancipazione femminie, col rischio di relegare le donne a una cornice prettamente domestica, il fenomeno ha contribuito ad aprire le porte delle cucine anche di tantissime donne e celebs che con l’universo culinario altrimenti non avrebbero niente a che fare. L’esempio più lampante è la modella Nara Smith, reinventatasi regina della cucina su TikTok – dove vanta milioni di follower. Nei suoi video incarna la perfetta congiunzione di moda e cucina, con trucco e parrucco sempre perfetti e pezzi di sfilata, pomposi ed eccentrici – tanto da far dubitare alcuni che più che di video di ricette si trattasse di arte performativa.
La cucina, dunque, si rivela essere un campo in cui si giocano partite importanti, non solo sul piano culinario, ma anche su quello sociale e culturale. Le donne continuano a rivestire un ruolo centrale in questo spazio, oscillando tra il rispetto delle tradizioni e l'esplorazione di nuovi orizzonti. In un'epoca in cui le identità sono fluide e le scelte individuali sono sempre più variegate, la cucina rimane un luogo di incontro e confronto, dove si mescolano passato, presente e futuro.