Decisamente troppo insistenti per non essere veri. Mesi e mesi di gossip, illazioni e toto-sostituzioni culminate lo scorso 14 maggio nella notizia riportata da Vogue Business dell’addio a quella linea donna di Polo Ralph Lauren che il designer ha contribuito a rinnovare, sin dal 2018 della nomina, graffiandola di un côté assai più esclusivo, e diventate oggi decisamente più realistiche dopo la conferma della separazione tra Hedi Slimane e Celine. E allora verrebbe da dire citando un celebre brano, che “certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano”, se è vero che Michael Rider è ufficialmente il nuovo direttore creativo di Celine e succede al visionario (ma a quanto pare un po’ troppo pretenzioso) Hedi Slimane alla guida della griffe di LVMH. E d’altronde l’ex Ralph Lauren, laureatosi alla Brown University di Rhode Island, non è propriamente un debuttante negli atelier della maison, poiché qui aveva già affiancato Phoebe Philo dal 2008 al 2018 guidando il prêt-à-porter dell’etichetta, nell’incarico più longevo di una carriera che lo aveva visto ricoprire anche il ruolo di senior designer – dal 2004 al 2008 – nel Balenciaga di Nicolas Ghesquière. “Sono lieta di dare il bentornato a Michael in Celine, una maison che conosce intimamente – ha dichiarato infatti il CEO di Celine Severine Merle –. La visione e il talento creativo di Michael, insieme alla sua natura genuina e al suo forte legame con il patrimonio di Celine, lo rendono una scelta naturale per continuare a costruire un successo duraturo per la maison”. Entusiasmo condiviso dallo stesso Rider che in una nota racconta: “Celine è una maison con valori molto vicini al mio cuore e un bellissimo patrimonio su cui costruire”.

Gli indizi, dicevamo, c’erano tutti, tanto più che Business of Fashion riportava a maggio di vicende interne al conglomerato del lusso guidato da Bernard Arnault dove alcuni dirigenti, tra cui Delphine Arnault e Sidney Toledano, erano intervenuti a gestire questioni chiave di alcuni marchi della divisione come Celine, con Hedi Slimane protagonista di “una spinosa trattativa contrattuale”, a quanto pare, non andata a buon fine. E allora, a giochi fatti, cosa aspettarsi dalla nuova guida creativa? Va da sé, le Philophiles – discepole del verbo della longilinea dagli occhi di ghiaccio – sono già in visibilio; pronte a vedere resuscitati i manufatti sottrattivi, seducenti, dinamici ed iper-lussuosi che caratterizzarono la sua era (e di cui Rider fu complice) fomentando quel culto che ancora resiste. Eppure, il Celine à la Slimane maniera funzionava, e anche bene, se è vero che gli ultimi dati riportavano di ricavi per circa 2,5 miliardi di euro, attestando la maison tra le più competitive del portfolio di LVMH. Quindi cambiare o non cambiare? Aggiornare vecchi (ma ancora desiderabili) codici estetici o intraprendere un’altra via? Se non è dato sapere come Michael Rider deciderà di proseguire il racconto chez Celine, sappiamo però che la moda cambia da sé e, seppure l’innovazione che va controcorrente alla linea narrativa che si è seguita per anni comporti notevoli rischi, scommettere sull’inaspettato pare la via oggi più percorsa dai grandi gruppi del lusso. Lo si è ben compreso con la recente nomina di Alessandro Michele al timone di Valentino, e ancora prima con quella di Sabato De Sarno da Gucci e poi Seán McGirr da Alexander McQueen. L’appello di Chemena Kamali da Chloé invece, suonò un po’ come il ritorno del figliol prodigo e indicò un’altra via ancora di scommessa sul “sicuro”; su chi, conoscendo già i codici di un’etichetta, può rappresentare il giusto compromesso tra eredità e aggiornamento. Altro aspetto da considerare nella maison che fu di Céline Vipiana, è il totale ripensamento non solo dell’immagine, bensì anche della comunicazione dell’immaginario della griffe operato da Slimane che, sebbene ottimo e profittevole, ha a ben vedere creato attrito con i vertici della maison che forse mal digerivano i défilé poco annunciati, in video e fuori calendario. Ritorneremo ad ammirare le pedane Celine nei calendari ufficiali delle settimane della moda? Per uscire dal campo delle mere speculazioni e scoprirlo, appuntamento fissato al 2025.

GLI ESSENZIALI
dock & bay telo mare asciugatura rapida, senza sabbia
courtesy photo
anker 621 power bank ricarica rapida con connettore lightning integrato
courtesy photo
mediterraneo. the passenger. per esploratori del mondo
courtesy photo