Sartoria reloaded. Così potremmo condensare il carousel di abiti tirati a lucido che hanno calcato il tappeto blu del First Monday in May; parata glamour di primavera che richiama a sé un turbinio di star abbigliate in pompa magna, incipit elegantissimo della mostra annuale più sospirata del calendario newyorchese. Quest’anno; un’ode al dandismo black, in omaggio alla vestizione di tutto punto con cui una comunità ha saputo affermare la propria identità anche attraverso lo stile e la moda, nel métissage di codici nativi e locali dai risultati di grande impatto visivo. Sopraffini, per citare appunto il titolo dell’esibizione allestita dal Costume Institute del Metropolitan Museum of Art che questa notte ha visto sfilare fronte la sua imponente facciata risvolti (anche) iperbolici del tema su misura per te. Blazer e pantaloni con la riga, tuxedo satin e fasce da smoking, gessati e frac, derby bicolore e cappelli a tesa larghissima di una raffinatezza che, il teorico del dandy Charles Baudelaire, avrebbe probabilmente apprezzato. Ben lontane dall’interpretazione letterale del dress code alcune celebrità hanno osato di più, conferendo un twist teatrale, sfavillante e prezioso al soggetto della serata. Del resto, se si è appena stata eletta dalla rivista People come “donna più bella del mondo”, l’entrée deve essere all’altezza.



il look di demi moore sul red carpet del met gala 2025pinterest
ANGELA WEISS//Getty Images

Il look di Demi Moore sul blu carpet del Met Gala 2025 andava in effetti sondato attentamente. All’apparenza un “semplice” abito lungo brulicante di paillettes che soltanto ad uno sguardo più attento rivelava la silhouette di una cravatta, variazione eccentrica e decisamente raffinata sul tema della black tie ideata per lei da Thom Browne. Un trionfo di preziosismi e savoir faire dai numeri da togliere il fiato: oltre 1 milione e 400mila perline e più di 22mila paillettes, per un totale complessivo di 7 mila e 600 ore di confezione richiesti all’atelier del designer americano. Orlo e strascico del long dress dalla punta a mimare quella di una cravatta nera, e un corpetto da cui si estendeva un cerchio plastico che ha incorniciato il volto dell’attrice, estensione di una black tie che qui, faceva le veci del classico cappello.

Del resto, l’attrice di The Substance non è nuova al dress to impress sul tappeto rosso del Met. Diva botanica in carta da parati vintage griffata Harris Reed all’evento glam dello scorso anno, sensualissima e seducente nell’asciuttezza di un abito smoking dalla scollatura vertigo by Saint Laurent al vernissage del 2019, o ancora cangiante e damascata nell’insieme in oro “massiccio” con cui calcò le gradinate del museo americano nel 2001. Eppure il look di Thom Browne rimarrà certamente negli annali; alchimia di eleganza e bizzarria sulle note del nero e bianco, ancor più impreziosite dalla parure tanto semplice quanto luminosa scelta dall’attrice e dal suo stylist Brad Goreski. Una parure composta di orecchini a cascata e bracciali bold di Shiphra Jewelry, Maison sostenibile che fa unicamente uso di pietre lab-grown nei suoi lussuosi gioielli.

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John Shearer//Getty Images

Il tutto è stato sufficiente a concedere la giusta dose di brillantezza ad una mise completata, con un pizzico di ironia, con pump bicolori dalla punta sormontata da un grosso pompon. Quando si rilegge il tema – sartoriale e chic – con creatività. Per un nodo (brillante) allo stile.

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