Nascosta da una scogliera frastagliata e tagliente, sulla costa messicana che si affaccia sull'Oceano Pacifico, c'è una baia, piccola e incantevole, che ogni sera al calare del sole si riempie del suo popolo festante. Il suo nome è Zipolite e ospita soprattutto appartenenti alla comunità LGBT+, che hanno trovato un questo angolo di paradiso, che teoricamente potrebbe ospitare poco più di un centinaio di persone, il loro luogo eletto per ritrovarsi, stare insieme tra tuffi, falò, party e momenti di intimità e libertà. "Playa del Amor al tramonto, la prima volta che l'ho vista è stata una visione di tale potenza che mi ha davvero fatto commuovere - ha detto al New York Times Roberto Jerr, 32 anni, che visita Zipolite da cinque anni -È uno spazio in cui puoi essere molto libero". Per decenni, questo ex villaggio di pescatori trasformato in un ritrovo hippie, è stato un'oasi per la comunità queer, attratta dalle sue spiagge dorate, dall'atmosfera controculturale e da una gioiosa pratica del nudismo che abbraccia corpi di tutte le forme diverse. Nel Messico che lo scorso anno ha finalmente visto la Corte Suprema votare all’unanimità per depenalizzare l’interruzione volontaria di gravidanza nello Stato di Coahuila, con migliaia di donne e di sostenitori della libera scelta che sono scesi in piazza a festeggiare, la baia ha fino ad oggi accolto piccoli gruppi arcobaleno, ma, come racconta il quotidiano americano, le cose rischiano di cambiare. E la colpa è dell'impennata del numero di turisti che hanno cominciato ad affollare Zipolite.

Ma man mano che la sua popolarità è cresciuta, attirando un numero crescente di visitatori gay e etero, la città ha iniziato a trasformarsi: i turisti arrivano a frotte, gli hotel si moltiplicano, gli influencer si riversano sulla spiaggia e molti residenti e visitatori ora temono che ciò che di magico Zipolite è riuscita a creare potrebbe essere perso e compromesso per sempre. "Tutti i membri della comunità dovrebbero visitare un luogo dove possono sentirsi a proprio agio, dove possono sentirsi liberi, come Zipolite", ha detto sempre al Nyt Jerr, che è gay - "Ma per contro si sta formando un turismo di massa che inizia a prosciugare questi luoghi, e rischia di consumarne il fascino e anche, a livello più pratico, le risorse".

Il turismo hippie ha conferito alla città uno spirito bohémien, e infatti questa è una delle poche spiagge per nudisti del Messico, che nel tempo ha iniziato ad attrarre in modo spontaneo persone queer. In un paese come il Messico che fatica ancora ad incamminarsi su una via più progressista, è successo che qui queste persone siano state accolte con calore e benevolenza dalla maggior parte dei residenti. Non solo: a febbraio 20222 a Zipolite è stato eletto a capo del consiglio comunale la prima persona apertamente gay. Tali atteggiamenti tolleranti, dicevamo, sono ancora rari al di fuori delle grandi città del Messico, dove persistono i valori cattolici conservatori. Nonostante il matrimonio gay sia stato legalizzato in più della metà del paese, la violenza omofobica e transfobica è comune. Secondo Letra Ese, un gruppo di difesa dei diritti civili con sede a Città del Messico, tra il 2016 e il 2020, circa 440 persone lesbiche, gay e transgender sono state uccise in tutto il paese. David Montes Bernal, un ragazzo gay messicano proveniente da un piccolo paese distante poche ore da Zipolite, su questa persecuzione ai danni della comunità queer ha raccontato sempre al New York Times che la sua famiglia, dopo aver capito quale fosse il suo orientamento sessuale, ha cercato di eseguire qualcosa di simile ad un esorcismo su di lui quando era solo un bambino. A Zipolite ha trovato un posto dove può sentirsi a proprio agio nella sua sessualità e al sicuro dalle violenze: "Ho provato una sorta di speranza", ha detto Bernal della sua prima visita nel 2014. "Finalmente mi è sembrato che ci fosse un posto dove noi persone queer possiamo essere chi vogliamo".

Ma con la diffusione e il passaparola sull'apertura della città verso la comunità LGBT+, la popolazione di turisti è parecchio aumentata: i bar e gli hotel gay si sono moltiplicati, le bandiere arcobaleno sono all'ordine del giorno. E alcuni ritengono che l'identità di Zipolite come città rilassata che accoglie chiunque, dalle famiglie messicane ai pensionati canadesi, sia stata già in parte erosa, perché trasformata in una città gay votata soprattutto alle feste. Miguel Ángel Ziga Aragón, un residente locale che è lui stesso gay e che si fa chiamare "La Chavelona", ha assistito al boom dell'economia locale, non solo a causa del turismo gay ma anche per l'impennata del turismo in generale. Mentre un tempo ospitava per lo più cabanas e amache rustiche lungo la spiaggia, la scena turistica di Zipolite è diventata ciò che lui chiama "più VIP", stile Ibiza e Mykonos, con le suite fronte mare che ora costano fino a 500 dollari a notte. Oltre al timore di perdere la propria identità, Zipolite ha paura anche di una possibile crisi ambientale. I residenti lamentano il fatto che la fauna del posto stia lentamente scomparendo. Gli animali selvatici che un tempo abitavano in gran numero la costa di Zipolite, adesso non ci sono più. E anche la vegetazione è messa a dura prova dall’eccessivo numero di turisti. Molti residenti di Zipolite si sentono a disagio. La Playa del Amor, dove un tempo accadeva che le coppie omosessuali ed eterosessuali facevano sesso al tramonto, ora è diventato un luogo di orge indecenti e sesso di gruppo. Per questo motivo il consiglio comunale di Zipolite è stato costretto a introdurre il coprifuoco alle 21. Bernal, un ragazzo che viveva a Zipolite, si è trasferito in una cittadina vicina, Puerto Ángel. Al New York Times ha detto: "Ognuno è libero di fare quello che vuole. Il problema è che non c’è coscienza. Tutti vengono in vacanza per consumare qualcosa. Un pezzo di spiaggia, un pezzo del corpo, un pezzo di festa, un pezzo di natura".

GLI ESSENZIALI
dock & bay telo mare asciugatura rapida, senza sabbia
courtesy photo
anker 621 power bank ricarica rapida con connettore lightning integrato
courtesy photo
mediterraneo. the passenger. per esploratori del mondo
courtesy photo