Ci sono storie che superano i confini personali e diventano piccole imprese collettive. Accade quando a fare da cassa di risonanza è il Centre Court, la magica distesa di erba dove in questi giorni si sta disputando la 138esima edizione di Wimbledon, il più antico e prestigioso torneo di tennis al mondo. Nel paese delle fragole — l'official food del circuito —, dove i desideri si forgiano a colpi di racchetta, prende forma l'impresa di Carson Branstine, la tennista statunitense naturalizzata canadese che in queste ultime ore ha attirato l'attenzione di molti osservatori per la sua incredibile storia.
L’ascesa di una tennista fuori dagli schemi
È lungo il viaggio che ha portato Carson Branstine a giocare in Inghilterra nel circuito del Grande Slam. Un obiettivo accarezzato fin da bambina, quando vede le sue due sorelle maggiori Cassidy e Constance giocare a tennis al college. Nata nel 2000 a Irvine, in California, da papà Bruce e mamma Carol, a 7 anni prende per la prima volta in mano la racchetta e, dopo aver passato diversi anni ad allenarsi presso la United States Tennis Association, accetta un'offerta da parte di Tennis Canada e inizia a frequentare il National Training Centre di Montréal, nell'ottobre 2016.
Nel 2017 decide di non rappresentare più gli Stati Uniti in campo, ma il Canada, che è il Paese d'origine della madre. Proprio in quell'anno vince due Slam junior in doppio, agli Australian Open e al Roland Garros, in coppia con Bianca Andreescu. Nel 2019 Carson prende la decisione di accettare una borsa di studio completa alla University of Southern California e, dopo aver passato una stagione alla Usc senza competere a causa di un infortunio, si trasferisce all'Università della Virginia, dove si laurea in sociologia, etica e legge con una specializzazione in filosofia. Si trasferisce alla Texas A&M University dove gioca due stagioni di tennis collegiale. In quegli anni diventa numero 2 nel doppio e numero 8 nel singolare nella classifica Ita. Dopo la fine della stagione 2024, ritorna alla Texas A&M Aggies, contribuendo alla vittoria della squadra del primo Ncaa Championship.
Forte dei suoi 7 titoli vinti nel singolare e 3 titoli nel doppio nel circuito Itf nella sua carriera, il 27 gennaio 2025 raggiunge il best ranking mondiale nel singolare al n. 251 e sfiora il titolo nel Wta 125 di Cancún, dove viene battuta in finale. Ma a pesare su Carson, oltre all'ennesima sconfitta e a qualche infortunio, sono soprattutto le difficoltà economiche. A 24 si ritrova con appena 22 dollari sul conto corrente e ogni giorno, dopo gli allenamenti di tennis, è costretta a lavorare come rider, facendo consegne a domicilio di panini e bibite per mantenersi. Orgogliosa e determinata può contare solo su alcuni amici che la spronano a non arrendersi.
Il debutto a Wimbledon
Con queste premesse, partecipare a Wimbledon sembra un'impresa impossibile e invece con tenacia e impegno riesce a qualificarsi. Il 30 giugno arriva la sua grande occasione sull'erba. L'avventura dura poco perché viene eliminata al primo turno dalla numero 1 al mondo, la bielorussa Aryna Sabalenka. Ma il traguardo è ugualmente prezioso e non solo per l'assegno da 77mila euro incassato: più della metà dei guadagni dell’intera sua carriera. "Se non mi fossi qualificata, avrei smesso", ha ammesso la ragazza, che pur avendo trovato lavoro come fotomodella, non ha intenzione di abbandonare la sua più grande passione, che l'ha portata in 194esima posizione. I sacrifici che la attendono sono tanti, ma lo sguardo è già puntato alla prossima edizione di Wimbledon.