Nel mondo diviso da crisi, tensioni e conflitti di ogni genere, un fotografo di guerra americano come Christopher Anderson, da anni si riconcilia con se stesso e la sua routine di lavoro, abbracciando la passione per la vita e i legami indissolubili, mentre fotografa la quotidianità con i figli e la sua Marion Durand. Moglie, photo editor, compagna e complice della sua relazione sentimentale e professionale, con la famiglia, la vita e la fotografia. "Together" con Family Trilogy, anche per la 15ª edizione di Cortona On The Move, pronta a spezzare il circolo vizioso di contrasti, fratture e conflitti, con riconciliazione, cambiamento, guarigione. Tutte le sfumature di Come Together, nella varietà stilistica e concettuale di 23 percorsi espositivi, per 76 artisti provenienti da Italia, Palestina, Francia, Canada, Iran, Stati Uniti, Russia e Ucraina.
Dopo aver inquadrato dicotomie e contraddizioni del contemporaneo e il corpo di tutte le sue battaglie, l’esplorazione del festival di respiro internazionale, soffia su questa estate rovente, con la visione rinfrescante di come potrebbe e dovrebbe essere il mondo. Ripartendo dalle immagini delle passate edizioni di 15 anni insieme, con l’incontro, la collaborazione e l’inclusione che sin dall’inizio, animano la piattaforma di ricerca, produzione e formazione del festival. Nel cuore del borgo della Valdichiana, approda anche l’itinerante Valdichiana On The Move della britannica Laura Pannack, con l’identità del paesaggio attraversato e bonificato dal Canale dei dieci comuni della Capitale toscana della cultura 2025.
Sin dal ricco cartellone di eventi, presentazioni, laboratori, incontri e premiazioni dell’Opening del 17-20 luglio, la direzione di Veronica Nicolardi, con quella artistica di Paolo Woods e la curatela del collettivo Kublaiklan, continua a sondare il nostro rapporto con le immagini nell’epoca che ne è satura. A partire dalle emozioni scatenate da quella più straziante e gioiosa, dei 20 tra i più grandi fotoreporter, invitati a selezionarle dal cileno Alfredo Jaar, per l’immersione installativa di Inferno & Paradiso.
Una dicotomia che continua ad animare le immagini dei conflitti in corso nel mondo, con le cicatrici, visibili e invisibili di Epitome dell’ucraino Vic Bakin, mentre l’orrore fa da sfondo ai selfie dei soldati dell’IDF di stanza a Gaza, negli screenshot delle app d'incontri, in mostra con Short-term, but Long-term di Federico Vespignani. La fotografia come strumento di propaganda e controllo, con L’occhio coloniale, riflette su quello italiano 'passato e rimosso', rivisitando la narrazione di immagini ufficiali, testimonianze private e un album ritrovato. Narrativa coloniale, cambiata dall’inglese Patrick Waterhouse, invitando gli artisti aborigeni australiani Warlpiri a dipingerne fotografie e documenti storici, con una millenaria pittura a punti, evolvendo linguaggio e potenzialità della fotografia per riappropriarci dell’immaginario che non ci rappresenta.
La socioterapia ha aiutato Epiphanie, ritratta da Jan Banning, a incontrare e riconciliarsi con l’uomo, arrestato per aver dato fuoco alla sua casa, durante il genocidio del Rwanda che ha tolto la vita a genitori, otto fratelli e per poco la sua, sopravvissuta a sei anni a un brutale tentativo di stupro. Il supporto di Medici Senza Frontiere fa lo stesso lungo la rotta migratoria dal Messico agli Stati Uniti, per il percorso di guarigione fisica e interiore, fotografata da Yael Martínez di Magnum Photos. Storie di tragedie e di ritorno alla vita, articolano anche la riflessione sulla distanza e la riconciliazione con le proprie origini, in mostra con quella su esilio, appartenenza, identità e memoria del palestinese Taysir Batniji, insieme al dolore ordinario dell’irano-canadese Parisa Azadi, tornata in Iran dopo 25 anni in Canada.
Le Cronache d’acqua di cinque giovani fotografi, toccano anche la crisi climatica, con quelle che generano occasioni di dialogo sulla gestione delle risorse idriche nel Sud Italia. Un monito per ripensare all’impatto climatico sul paesaggio, analogo a quello di Atlas of the New World di Edoardo Delille & Giulia Piermartiri, vincitore della XX edizione del Premio Amilcare G. Ponchielli.
Impossibile non contemplare un ritorno alla Natura selvaggia con Simona Kossak e gli scatti dello scomparso Lech Wilczek, insieme alla conquista della propria, con i primi due anni della transizione di genere di Pia-Paulina Guilmoth, immersi nella natura del Maine di Flowers Drink the River.
How to: Cortona on the move 2025: Come Together, Cortona, vari luoghi (17 luglio - 2 novembre 2025). Maggiori info qui.