A prova di crisi e temperature roventi, la 14esima edizione del festival internazionale di fotografia Cortona on The Move, torna nel borgo e nel cuore medievale della Toscana, con una nuova "indagine" sul corpo di tutte le battaglie. Identitarie e di genere, politiche e religiose, individuali o collettive, sin dall'immagine guida e il "soggetto" delle Sexual Fantasies femminili in medio-oriente di Myriam Boulos. Esposto per la prima volta in Italia, insieme alla complessità delle sue relazioni, messa in luce dai contatti di Restraint and Desire di Ken Graves ed Eva Lipman, i gesti degli operatori di The Last Safe Abortion, fotografato da Carmen Winant negli Stati Uniti, quando l’aborto era legale (1973-2022), mentre l’acclamato American Mirror di Philip Montgomery, si concentra sulle fratture interne della sua società, sotto i riflettori del mondo insieme alle prossime elezioni.
Body of evidence, per 18 mostre individuali, 4 collettive, 6 location e 4 mesi di festival, aperto dalle giornate inaugurali (11-14 luglio), con eventi, presentazioni, talk, workshop, letture con professionisti del settore, pop up bookshop alle Logge di Teatro Signorelli e, per la prima volta, masterclass, workshop e incontri della OTM Academy (insieme agli Ambassador del Partner Tecnico Sony), destinata a fotografi professionisti e aspiranti tali. Anche l’impegno verso l’inclusione del festival si estende alle nuove generazioni, con COTM for Kids, o il progetto espositivo Giro Giro Corpo. Fotolibri per bambini e adulti bambini, pronto a usare il linguaggio della fotografia per trasformare la lettura in un viaggio interattivo, con la realizzazione di Spazio BK e del collettivo Kublaiklan che affianca la direzione artistica del festival di Paolo Woods.
Letteralmente, il corpo del reato, non solo per le 'tracce' e i misteri degli scenari criminosi, esibiti da Szabolcs Barakonyi a Palazzo Baldelli con Cold Trail – Forensic Realism, tra i segni del Contact di Gabriele Basilico, i tatuaggi di Denis Rouvre e le maschere degli 'Asafo' di Charles Fréger della collettiva The Body as a Canvas, o le cicatrici fotografate da Rehab Eldalil con From the Ashes, I Rose نهضت الرماد من – Un viaggio nell’ospedale di Medici Senza Frontiere in Giordania. Corpo sempre più santificato e/o mercificato, per il ¥€$U$ di Pawel Jaszczuk, tra Gesù e la Madonna, trasformati in icone della cultura pop che non risparmia i sex toys.
L’indagine sul corpo come luogo di libertà e spazio da liberare, oscilla tra le Fotocoppie di Maurizio Berlincioni e quelle di Father and Son fotografate da Valery Poshtarov, vincitore della II edizione di Cortona On The Move Award. La riflessione sulla rappresentazione della figura femminile nell’arte figurativa delle Muse di Giulia Parlato & Giovanna Petrocchi, con quella del corpo in movimento nella Static Motion di Carl Ander. Le composizioni affollate di Pelle Cass lungo la Via Crucis e i ritratti di famiglia dei cosplayer di Niccolò Rastrelli, esposti con They Don’t Look Like Me sulle Autolinee Toscane. Con le collettive, anche tra i Corpi Celesti degli Archivi Alinari e le Cronache d’acqua delle Immagini dal Nord Italia, toccando la morte con This Is the End.
Le 'reti da nebbia' (Atrapanieblas (Fog Nets) di Alessandro Cinque, raccolgono anche soluzioni alla carenza d’acqua in Perù, vincendo la XIX edizione del Premio Amilcare G. Ponchielli, mentre Androids in the Woods di Toni Amengual, sottolineando il contrasto tra relazioni fisiche e virtuali, spinge l'inesauribile territorio di ricerca del corpo nel bosco digitale che continua limitare le nostre esperienze e interazioni fisiche, ma il viaggio del corpo è ancora lungo e fa tappa a Cortona fino a novembre.
How to: 14^ Cortona on the Move: Body of evidence, diverse location di Cortona (11-14 luglio - 3 novembre 2024). Maggiori info qui.