Un resort balneare, una lunga spiaggia, campi da tennis e parchi acquatici. Tutto è nuovo, appena costruito, come se nessuno ci abbia mai messo piede. Il personale in divisa è sempre presente, pronto a esaudire ogni richiesta, ma anche a controllare che non vengano fatte foto alle cose sbagliate. In lontananza si vedono delle persone che fanno il bagno, ma non è permesso avvicinarsi. C'è anche un negozio che sembra un'IKEA, ma ha qualcosa di strano, e un bar che sembra Starbucks ma non lo è.
Sembra un incubo o l'inizio di un film distopico, invece è la vacanza di alcuni turisti internazionali che di recente hanno visitato la Corea del Nord.
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Viaggio in Corea del Nord
A febbraio 2025 si è diffusa la notizia che il Governo della Corea del Nord aveva riaperto le frontiere al turismo internazionale, dopo cinque anni di chiusura totale. La Corea del Nord è uno Stato socialista e vive sotto il regime totalitario altamente repressivo e anti-occidentale del dittatore Kim Jong Un che ha adottato una politica isolazionista, amplificata dall'embargo e dalle sanzioni dei Paesi occidentali. Negli ultimi anni, però, Kim Jong Un ha deciso di investire nel turismo, soprattutto perché il Paese necessita di valuta estera per finanziare il suo programma nucleare, e a luglio ha inaugurato delle nuove strutture balneari nella penisola di Kalma.
Ora il resort di Kalma ha accolto i primi turisti stranieri, provenienti dalla Russia, che hanno pagato circa 1.400 dollari per il viaggio di una settimana e documentato, pur con molte restrizioni, ciò che hanno visto. In questi giorni, poi, il New York Times ha pubblicato dei video e delle foto di alcuni visitatori: un turista russo, un maratoneta svedese e uno studente cinese. "Sebbene gli stranieri fossero accompagnati da nordcoreani e non fosse loro permesso filmare cantieri edili e personale militare", spiega l'articolo, "hanno offerto uno sguardo raro su come i piani di modernizzazione di Kim stiano alimentando una nuova cultura consumistica in uno dei Paesi più isolati e autoritari del mondo".
I dettagli inaspettati
"Ero preoccupato di non avere abbastanza cibo o vestiti caldi", ha raccontato lo studente di medicina che ha frequentato dei corsi di lingua a Pyongyang, "Ma quando sono arrivato, ho scoperto che era un posto piuttosto lussuoso". Sembra infatti che la capitale, dove vive le élite del Paese, sia ispiri inaspettatamente all'Occidente, tra birre straniere, shopping e mobili in vendita che sembrano quelli IKEA (persino i nomi sono simili). Il centro commerciale a più piani, Rangrang Patriotic Geumganggwan, infatti, ricorda incredibilmente ai punti venditi del marchio svedese, sia per l'allestimento che per i prodotti, al punto che qualcuno ha ipotizzato che si tratti di merce invenduta contrabbandata, visto che le sanzioni alla Corea del Nord impediscono alle aziende di commerciare con il Paese.
Dai video e dalle foto raccolte dal NYT si vede anche un bar che assomiglia a Starbucks, il Mirai Reserve (molto simile ai caffè versione premium di Starbucks, gli Starbucks Reserve appunto), dove per tre caffè si spendono 25 dollari. Sia Starbucks che IKEA hanno negato qualsiasi coinvolgimento.
L'effetto dei video è straniante. "Sembra un quadro dipinto apposta per te", ha raccontato Daria Zubkova, una veterinaria di 35 anni di San Pietroburgo che ha visitato il nuovo resort di Kalma. Ha detto che il cibo era abbondante, il personale sempre presente, le persone del posto impossibili da avvicinare. Ha raccontato di aver mangiato molto pesce, e carne alla griglia e di aver fatto shopping comprando un paio di Ugg. "Mi sentivo come un'eroina in un film perché tutti ti guardavano e qualsiasi cosa chiedessi veniva immediatamente esaudita".