"L'anno scorso, quando ho deciso di ristrutturare il mio appartamento a Brooklyn, la prima cosa a cui ho pensato è stata la cucina. Adoro cucinare e ospitare persone, e volevo qualcosa di diverso da quella che era stata installata nella nostra casa attuale, che era 'tipicamente americana', per così dire”, racconta la scrittrice Thessaly La Force.

Dopotutto, lo spazio in un appartamento di Brooklyn è prezioso. Pertanto, l'autrice voleva che anche la sua nuova cucina fosse economica e poco impegnativa, ma anche molto pratica. "Volevo che possedesse una bellezza semplice, un legno naturale, un mobiletto con un design minimale e un tavolo rotondo dove riunire la famiglia, con una luce a sospensione appesa in alto. Ma avevo anche bisogno di qualcosa di più difficile da catturare: lo spirito di una cucina scandinava".

L'autrice racconta la magia di un Natale passato in Danimarca

Prima di proseguire, è necessario specificare una cosa. La famiglia di Thessaly La Force proviene in parte dalla Danimarca: una delle sorelle di sua madre ha infatti sposato un uomo danese e l'autrice è cresciuta andando spesso a trovarli. "Alla fine dei miei vent'anni, al termine di una rottura particolarmente brutta, ho raggiunto la mia famiglia in Danimarca per le vacanze di Natale. Faceva freddo, era buio e la neve cadeva a fiocchi, rendendo invisibili strade e marciapiedi. I sampietrini luccicavano nell'aria umida", racconta.

Quell'anno, Thessaly era spaventata dall'idea di trascorrere un inverno da sola, il primo dopo quasi dieci anni. Contro ogni aspettativa, la scrittrice ha invece trascorso un periodo magico, passeggiando con la sorella per le fredde strade di Copenaghen, dove la città scintillava di luci natalizie.

illustration looking through a window into a yellow interior showing people gathered around the table with orange pendant lights and lush bows of spruce and pine outside
Illustration by Mari Kanstad Johnsen

La bellezza del design scandinavo

"La cucina della casa della mia famiglia si affacciava sul cortile attraverso una fila di ampie finestre e noi mangiavamo insieme a un grande tavolo. Non aveva nulla di sofisticato, con i suoi semplici mobili così uniformi da rimanere quasi vuoti nella mia mente, eppure è un ricordo che mi è caro, di un momento in cui le nostre famiglie, così spesso separate da oceani e continenti, erano insieme", racconta la scrittrice.

Il design scandinavo è sinonimo di praticità e intimità. Particolarmente pubblicizzata (e apprezzata) è la sua accessibilità, in una nozione di design democratico, che dimostra come non sia necessario essere in un film di Nancy Meyers per avere una cucina confortevole. Ad oggi, inoltre, ci sono marchi che puntano a un livello di artigianalità molto più elevato e che pensano maggiormente alla sostenibilità, come l'azienda danese Reform, che ha infatti aiutato Thessaly La Force a scegliere la cucina dei suoi sogni. "Reform crea splendide collezioni di mobili che catturano la bellezza spartana del design scandinavo con una sensibilità più aggiornata per i giorni nostri", spiega.

E aggiunge: "Sebbene non abbia nulla contro le grandi cucine, sono convinta che quelle che si possono vedere in un episodio di The Real Housewives o in una casa Kardashian siano invenzioni di ricchezza aspirazionale che non ci renderanno mai felici. Perché avere un'isola gigante che non si può nemmeno toccare dall'altra parte? Si ha davvero bisogno di una dispensa grande come una camera da letto? La cucina è per molti versi l'anima di una casa e non c'è esempio migliore di come sia fatta bene di quello scandinavo".

Non a caso, la parola danese hygge è infatti oramai entrata nel lessico americano e non solo. Si tratta di un termine che viene spesso usato in modo intercambiabile con "cozy" (letteralmente, "accogliente"), ma è più ampia e affonda le sue radici nel Medioevo. Difatti, assomiglia a una parola norrena che significa “protetto dal mondo esterno”.

"A parte la nostra recente esperienza con la pandemia, non abbiamo il concetto di rintanarci nelle nostre case per il lungo inverno, di rendere i nostri interni il più caldi e invitanti possibile per proteggerci dalle tenebre. Ma durante quell'inverno in Danimarca ho provato queste cose: ero al sicuro, sazia e in uno stato di felicità inconsapevole. Spero di poter fare lo stesso con la mia cucina".

cover showcases a well designed spiral staircase with wooden steps and a curved railing, leading downwards, the surrounding walls are painted in a soft beige tone, geometric tile flooring with alternating light and dark squares is visible at the base of the staircase, the magazine title, elle decor, is prominently displayed at the top, along with the date and the phrase going somewhere at the center, additional text highlights various design related articles
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Articolo tradotto da collaboratori esterni, per info e collaborazioni rivolgersi alla redazione