L'estate è la stagione dell'amore, quello desiderato e quello consumato, ma trovare l'anima gemella non è impresa facile. Nel mondo due milioni di persone sono single e per costoro le app di dating non rappresentano una soluzione. Nel delicato meccanismo di "swipe & match", con il quale si decreta o meno il proprio interesse per i candidati proposti dall'algoritmo, spesso la difficoltà più grande risiede nel trovare comunì punti di contatto su cui convergere, che vadano oltre il legittimo desiderio di instaurare una nuova conoscenza. Trovare un hobby condiviso, al di là delle macro categorie che un'app di incontri può suggerire, è più facile se a saggiare l'effettiva passione è una comprovata esperienza sul campo. Da questa suggestione nasce l'idea di Thibaud Monney, un appassionato escursionista di 29 anni che, dopo avere raggiunto in solitudine la cima della Dent de Broc, che dall'alto dei suoi 1829 metri domina il pittoresco lago di Gruyère, in Svizzera, ha pensato che sarebbe stato magnifico condividere quel panorama con qualcuno. Da questo desiderio di condivisione e da una scommessa tra amici è nato il cosiddetto "Tinder delle montagne".

Cos'è il Tinder delle montagne che permette di trovare l'amore ad alta quota?

Dove la tecnologia non arriva, la passione per la natura può fare miracoli, deve avere pensato Monney che, dopo essersi reso conto che gli sarebbe piaciuto avere al proprio fianco qualcuno con cui condividere gioie e fatiche di quella gita ad alta quota, ha avuto l'idea di lasciare un breve messaggio sul quaderno che tradizionalmente si trova in cima alle montagne e che viene utilizzato dagli escursionisti per lasciare una traccia del loro passaggio. "Ero salito per il tramonto ed ero tutto solo, la prossima volta saremo in due", ha scritto il giovane, come riportato da Le Figaro.

Sono bastate poche parole, affidate a una pagina, per suscitare l'interesse di un'altra esploratrice come lui. "Ho messo il mio numero di telefono, una persona mi ha contattato". Un messaggio nella bottiglia che è arrivato presto a destinazione e che ha incoraggiato Monney, che di lavoro si occupa di avviare persone con disabilità al mestiere della falegnameria, a posizionare altri quaderni simili sulle cime di altre montagne, come suggerito per gioco da alcuni colleghi. Un esperimento nato quasi per caso, ma che ha avuto subito successo. "Diverse coppie si sono formate grazie a questi quaderni", dice sfogliando il quaderno che ha messo proprio accanto al tradizionale libro dei visitatori, entrambi al riparo dalle intemperie in una scatola di metallo fissata a una grande croce di legno.

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REDA
Il Corno bianco sulle Dolomiti.

Ad oggi Thibaud Monney ha depositato i suoi cahiers d'amour su sette vette del cantone di Friburgo, ma l'idea è diventata virale e di quaderni simili se ne trovano anche in altre parti della Svizzera e persino in Argentina. Contrariamente a quanto accade online, con algoritmi sempre più complessi e talvolta distorti, il meccanismo che sta alla base di questo sistema è molto semplice, per questo non stupisce che sia stato ribattezzato il "Tinder delle montagne". "Molto spesso, ci sono messaggi di ringraziamento per aver creato questa cosa", spiega il giovane, che ha permesso a tanti appassionati della montagna come lui di trovare non solo nuovi amici, ma persino l'amore.

"Appassionato di montagna, sci e arrampicata", recita sobriamente uno dei messaggi lasciati sulla cima La Vudalla, a 1669 metri di altitudine. In un'altra pagina, c'è chi cerca l'anima gemella che ami "lo sport, il metal e le donne tatuate". Saggiati dalla fatica di un'escursione in montagna, gli ipotetici partner diventano tutti potenziali candidati. Una sorta di selezione naturale che su larga scala promette di essere un metodo più sicuro di tanti "match" online.

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