Burger, patatine e sundae. Ripetuto come un mantra, scritto in vetrina e sulle divise del personale. È la sacra trinità di Supernova, il ristorante di Soho (Londra) che serve gli smash burger più famosi di internet. A quasi una decade di distanza dal boom di Five Guys e Shake Shack sembrava impossibile reinventare l'hamburger, fino a renderlo virale, invece è successo. Gli hamburger sono diventati piatti, si sono smashati, i menù si sono ristretti e gli interni sono diventati minimal. Il risultato è il perfetto equilibrio tra hype, la sensazione di aver fatto un buon affare (la combo panino e patatine si aggira intorno ai 15 euro) e di aver provato qualcosa di totalmente nuovo, pionieristico (spoiler: non è così).
La storia degli smash burger
Facciamo prima un passo indietro: perché lo smash burger è diverso? La polpetta di carne macinata viene schiacciata direttamente sulla piastra rovente durante la cottura, creando così una crosta esterna croccante che intensifica il sapore della carne. Le origini dello smash burger sono dibattute, anche se una cosa è certa: questa particolare tecnica di cottura esiste da almeno un secolo. Alcune fonti attribuiscono la nascita alla catena di fast food White Castle, che nel 1921 a Wichita, in Kansas, iniziò a pressare gli hamburger sulla piastra per ottenere una cottura uniforme e una consistenza particolare. Altre teorie vogliono che lo smash burger derivi dall'OKC Burger, un panino tipico dell'Oklahoma, in cui la carne e le cipolle vengono schiacciate fino a formare un disco sottile; mentre un'altra versione accredita l'invenzione a Bill Culvertson, proprietario del locale Dairy Cheer ad Ashland, Kentucky, che più di mezzo secolo fa avrebbe creato il primo smash burger. Dopo un periodo di declino dovuto alla diffusione degli hamburger surgelati e delle catene di fast food, lo smash burger ha conosciuto una rinascita negli anni 2000. Catene come Smashburger, fondata nel 2007 a Denver, e Shake Shack, nata nel 2004 a New York, hanno contribuito a riportare in auge questo stile di hamburger, enfatizzando la qualità degli ingredienti e la preparazione artigianale.
Dove provare gli smash burger in Italia
Sulla scia di locali come Supernova e Dumbo (a Parigi) vi consigliamo alcuni locali dallo stile minimal e instagrammabile dove provare gli smash burger. Se siete a Milano passate da Joe’s American Smashburger, il locale aperto da Joe Bastianich che propone smash burger preparati con carne italiana (c'è anche la versione vegetariana). Anche Chuck’s, situato all'interno di Sidewalk Kitchens in Via Bonvesin de la Riva 3, porta nel capoluogo l'autentico smash burger newyorkese. La carne viene schiacciata sulla piastra per ottenere una superficie croccante, arricchita con cheddar, bacon e salse; mentre Meat Crew - American Burger, creato dall'influencer Mocho, offre una varietà di smash burger ispirati alla tradizione americana. Tra le specialità, ci sono il Mac’n’Cheese Burger con maccheroni al formaggio e il Chili Double Smash con pico de gallo e spicy cajun chili.
Donts, invece, è il brand romano di smash burger che unisce la passione per il cibo con una strategia di marketing innovativa. Fondato da Ivan Leone, Donts si distingue per il nome provocatorio, il logo audace e l’atmosfera che richiama il mondo dello streetwear e della cultura pop. La prima sede è stata inaugurata a Trastevere nel dicembre 2022, in un piccolo locale senza posti a sedere, pensato principalmente per l’asporto. Donts propone smash burger autentici, preparati con pane soffice e arricchiti da salse originali. Grazie alla qualità del prodotto e alla popolarità acquisita sui social, il brand è in rapida espansione e rappresenta una delle realtà più interessanti nel panorama gastronomico romano.