Striature rossastre, blu e talvolta verdi sulle gambe, più precisamente sulle caviglie, la parte esterna della coscia, la parte interna del ginocchio e i polpacci. I capillari fragili si presentano così, riconoscibili facilmente a occhio nudo: impossibile sbagliarsi. Il fatto è che se ne parla ancora poco, molto (ma molto) meno rispetto ai grandi classici cellulite e ritenzione idrica. Eppure il problema dei capillari fragili a livello degli arti inferiori non è affatto raro, ma anzi interessa moltissime donne e non andrebbe sottovalutato. A volte, infatti, i capillari in evidenza rappresentano una sorta di primo allarme, indicante un sistema vascolare in difficoltà.
Capillari fragili, quali sono le cause
Cosa porta all'indebolimento dei capillari? Secondo la dottoressa Valentina Finotti, medico estetico rigenerativo e direttrice sanitaria di Clinica Sotherga a Milano, "tra i fattori che portano a questa situazione troviamo l'assottigliamento della pelle dovuto al processo di invecchiamento, la prolungata esposizione al sole, lo stato di sovrappeso e obesità, lo stile di vita sedentario. Ma è anche e soprattutto una questione ereditaria, senza contare l'interferenza di livelli ormonali in disequilibrio, ad esempio durante o dopo la gravidanza. Se si parte da una condizione di insufficienza venosa, caratterizzata da un ritorno difficoltoso e rallentato del sangue venoso al cuore, i capillari fragilizzati sono una conseguenza quasi inevitabile, con la quale fare i conti".
Prevenire e ridurre il problema capillari fragili
Prima di sviluppare questo problema, che cosa è in nostro potere fare? "Non poco. Sembrerà forse banale, ma curare lo stile di vita è quanto mai essenziale", ricorda la dottoressa Finotti. "Attività fisica regolare e dieta bilanciata, ricca in particolare di sostanze antiossidanti contenuti in frutta e verdura, risultano due assi nella manica da non farsi mai mancare. In particolare chi ha una storia familiare di capillari fragili (pensate alle gambe di mamma e nonne) dovrebbe aiutarsi portando spesso in tavola porzioni di frutti di bosco e ciliegie, la cui importante quota di flavonoidi permette di fare una concreta prevenzione sul campo. Anche l'uso di calze a compressione graduata non va sottovalutato: questo presidio medico (si acquista in farmacia) è studiato per sostenere e migliorare la circolazione del sangue. Lato medicina estetica, invece, per ridurre la possibilità di avere capillari fragili ci si può abbonare a cicli regolari di carbossiterapia, che tra le altre cose sostiene il microcircolo, ossigenando il tessuto cutaneo e mantenendolo in uno stato generale di buona salute. Quando invece il capillare è rotto, il medico valuterà una terapia di laser ad hoc, allo scopo di rimuovere i segni indesiderati. A casa, infine, sì all'uso di creme e gel a base di rusco, a sostegno della naturale funzionalità della circolazione venosa, considerando l'aiuto di integratori a base di estratto di mirtillo, ciliegia e vite rossa, piante che contrastano naturalmente la fragilità capillare, proteggendo e rendendo più forti e resistenti i vasi sanguigni".