La sensazione di gambe gonfie e il fastidio a livello di glutei, cosce e culotte dato dalla ritenzione dei liquidi interessa donne di ogni età e taglia. Di fatto si tratta di problematiche tipicamente femminili dovute a una circolazione linfatica poco efficiente. Il che si deve a moltissime ragioni, in primis di tipo ormonale. Avete mai notato, per esempio, come la ritenzione idrica e le gambe gonfie siano particolarmente evidenti in fase pre-ciclo? Lo stesso avviene in gravidanza e, spesso, quando si verificano i bruschi sbalzi ormonali in prossimità della menopausa. Un trattamento imbattibile per mantenere attivo il sistema linfatico, a tutto vantaggio della silhouette, ma anche e soprattutto della salute complessiva dell'organismo, è il massaggio linfodrenante manuale. Di recente, a questo tipo di protocollo needle-free è stato dedicato un video tutorial trasmesso nel pomeriggio Rai di Detto Fatto (eccolo qui). Abbiamo chiesto all'esperta di illustrarci modalità e benefici del massaggio linfodrenante manuale.
Piccola spiegazione: le funzioni del sistema linfatico
Sappiamo tutto (o quasi) della circolazione sanguigna, con qualche reminiscenza delle lezioni di scienze del liceo. Ma sapreste dire quale sia la funzione del sistema linfatico? Ci spiega la terapista Antonella Primerano, assistente del medico estetico Riccardo Midolo presso studio LabQuarantadue Milano: "in parallelo ai più noti vasi sanguigni, i vasi linfatici corrono in tutto il corpo, occupandosi della produzione, del trasporto e della filtraggio del fluido linfatico, con funzioni di sostegno al sistema immunitario. Un sistema linfatico efficiente trasporta l'acqua in eccesso, insieme a scorie di varia origine. Ed è proprio nel corso di questo 'viaggio' che la linfa viene filtrata, ogni singolo giorno".
Benefici ed effetti del massaggio linfodrenante manuale
Consigliatissimo sia in forma di terapia preventiva, che per ridurre e contrastare problematiche già evidenti di ritenzione e gonfiori degli arti inferiori, il massaggio linfodrenante è prima di tutto un trattamento piacevole e super delicato. Può essere aperto da un peeling corpo, per esfoliare la pelle e consentire una penetrazione profonda degli attivi cosmetici drenanti che verranno massaggiati a seguire o applicati con un impacco termogenico se vi è necessità di smaltire l'adipe o agire contro la cellulite. Le gestualità dell'operatore nel massaggio linfodrenante seguono un preciso schema, allo scopo di far defluire la linfa, rimuovendo le scorie e i liquidi difficili da smaltire. Immaginate una sequenza di manovre delicate e ritmiche, indispensabili per aprire le vie linfatiche nei vari punti del corpo. La durata del massaggio linfodrenante è variabile e può essere stesa nelle varie aree del corpo, a seconda del bisogno. Se si ha la possibilità e, soprattutto, se il problema di gonfiori e liquidi ristagnati è radicato, il consiglio è quello di associare il massaggio a una seduta (preliminare) di carbossiterapia. La somministrazione per via sottocutanea di anidride carbonica interviene sulla circolazione sanguigna, stimolandola in maniera benefica e sicura, e agevolando di conseguenza l'apertura dei capillari compressi dalla ritenzione idrica e dal grasso. Poi, con le manovre del linfodrenaggio manuale, si smuoveranno tossine e liqudi ristagnanti, facilitandone l'espulsione. Non per niente dopo questo protocollo si invita la paziente a bere molta acqua naturali o infusi drenanti di carciofo, ortica, betulla e tarassaco". Se vi state domandando quale sia la frequenza ideale, la risposta è semplice: "una volta a settimana in presenza di lieve ritenzione, due se il gonfiore e il ristagno sono particolarmente evidenti", conferma l'esperta.